Rispondo a Viaggio in alto mare e a tutte le mamme alle prese con i capricci dei loro figli.
Il capriccio per essere drammaturgicamente efficace deve avere queste caratteristiche:
- spettatori(ne basta anche uno solo, preferibilmente la mamma)
- conoscenza della reazione usuale degli spettatori(durata della resistenza)
- deve far sentire lo spettatore un inetto davanti a se stesso o ancor meglio davanti agli altri
- deve far cadere nella trappola delle spiegazioni morali(merendina/fame nel mondo)
- deve farti sentire quasi odiata(Papà me lo fa fare) e spingerti all'odio verso il papà assente.....
Quando qualcuna o tutte queste condizioni si avverano lo puoi riconoscere in tutta la sua essenza: capriccio doc. E non sai spiegarti come quell'esserino piccolo diventi ai tuoi occhi un lottatore di sumo pronto a combattere contro Titti. Ma quando il gioco si fa duro...
Proviamo a togliergli lo spettatore, o a spiazzarlo con una resistenza diversa, a non pensare al giudizio degli altri, a non temere la perdita affettiva, a non meditare ritorsioni coniugali, forse a volte a dire un semplice "Basta" ed uscire di scena.
Spesso il lottatore di sumo dopo qualche secondo viene a cercarti.
In ogni caso sono a disposizione per una sessione sul capriccio con altre mamme e papà
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3 commenti:
Cara mamma e.r.,
il tuo post è troppo importante per non esportarlo. Vorrei che tutte le mamme lo leggessero. Per quel che mi riguarda, lo mediterò a fondo.
L'incontro possiamo farlo quando vuoi, anche a Castellammare. Penso al 27 luglio. Ti assicuro la bonaccia... anche se sò che in alto mare ci stai bene e da una vita.
Questo è quello che devi fare col tuo blog! Troppo bella la metafora dello spettatore!
Meraviglioso!!! Lo sto stampando!!!
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